Pensieri mattutini.

Questa mattina nella mia solitaria colazione, come spesso mi accade, ho fatto alcune riflessioni. Pare davvero che nelle prime ore della giornata il cervello sia fertilissimo, un pulsare di ideuzze e considerazioni. Com'è, come non è, durante il benedetto primo pasto ho avuto un'intensa attività cerebrale. Per esempio ho capito che i Savoiardi nel caffèlatte sono come il pane degli elfi, squisiti ed energetici come poco altro al mondo. Ho anche riflettuto sul ritorno a casa del mio gatto. Red. Si chiama così perchè è rosso. Fantasia al potere! In realtà solo io lo chiamo così, perchè per mia mamma lui è Romeo. Mentre mia nonna lo chiama chicchetto, perchè è un vezzeggiativo buono per tutti immagino. Credo abbia rilevanti disturbi della personalità a furia di sentirsi chiamare in mille modi. Ormai nel momento in cui sente un qualsiasi nome, drizza il collo e sta sul chi va là. Beh, ho pensato che sono molto contento che sia tornato a casa dopo credo 4-5 anni in cui ha fatto il selvatico, ingravidando parecchie micette del vicinato. Il mio stalloncino! Sono proprio fiero di lui.

Poco dopo aver ripreso conoscenza, mi è tornata alla mente la puntata di Che tempo che fa di domenica. L'intervento di Luciana Littizzetto a proposito della vicenda del sardo condannato in Germania per aver sequestrato, violentato e torturato la sua ex fidanzata. Il giudice ha avuto una pensata geniale e ha ritenuto doveroso concedergli uno sconto di pena di almeno due anni. Perchè? Beh, perchè è sardo, no?! Chi non conosce i sardi?! Loro son fatti così, un po' scontrosi, uomini di mare dal dialetto incomprensibile e quindi bisogna tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell' imputato. È un sardo. Il quadro del ruolo dell' uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante, ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante. Io sono ancora convinto sia uno scherzo.
Però ho apprezzato la vena sarcastica della Littizzetto. Piuttosto pesante per la verità, però mi è piaciuta nel suo appello ai sardi che più o meno recitava così. Cari sardi, quest'estate dovessero sbarcare sull'isola alcuni tedeschi coi baffetti neri che tentano di soggiogare, torturare e rinchiudere decine di persone non ritenute alla loro altezza, beh, portate pazienza. Si sa, i tedeschi son fatti così...sì, un po' forte, però trovo semplicemente scandalosa una sentenza del genere.

Un'altra cosa a cui ho pensato è la faccenda di Salvatore Cuffaro. Senza grassetto, né corsivo. Il presidente della regione Sicilia. Presidente, cazzo. Al processo che lo vede imputato hanno chiesto otto anni per favoreggiamento a Cosa Nostra e rivelazione di notizie riservate nel processo alle cosiddette talpe della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Questo sì, in grassetto.
Mentre gettavo i miei savoiardi nel caffè ho pensato che otto anni sono una barzelletta. Che ad uno così non gli farei mai più vedere la luce del sole. Che non solo gli autori materiali si stragi e delitti meritano il mio odio. Anche questo schifoso. Che è sporco di sangue e sudore come tutti gli altri. Che puzza di polvere da sparo. Che trovo aberrante pensare che ci sia gente come questo qui, in giacca e cravatta, col sorriso stamapato su quella faccia rotonda. Che fa finta di combattere quello in cui è dentro fino al collo. Che se ce ne sono tanti così siamo veramente fottuti. Che siamo veramente fottuti. Perchè trovo anche indignante che politici importanti (per usare un eufemismo) lo difendano incondizionatamente. Mi sembra come minimo di cattivo gusto. Poco rispettoso nei confronti delle vittime, delle famiglie delle vittime che fino ad oggi la mafia ha fatto. Questo come minimo. Perchè se invece allargassi un attimo la mia visuale, elaborassi un po' il mio pensiero a proposito di questi politici pronti a mettere entrambe le mani sul fuoco per difendere un disgraziato, beh, mi convinco che siamo fottuti.