Da un'analisi effettuata dal Jackmaoni Lab questa mattina all'alba, emergono risultati quantomeno preoccupanti, i miei valori ematici infatti presentano percentuali a dir poco stravaganti.
Dai numeri che ho sott'occhio, si direbbe che il mio sistema vascolatorio al momento ospiti un liquido composto per un 6% da eritrociti, leucociti e piastrine, per un 2% da sostanze varie e per un 92% da malto e luppolo.
Credo che ciò sia spiegabile, ripensando a quello che è stato uno dei week-end lunghi più lungo che io abbia mai avuto il coraggio si sperimentare.
Non mi dilungherò, anche perchè le pochissime forze residue non me lo permetterebbero, tiro un po' il fiato e ripenso alle dodici ore, dodici, di viaggio che hanno reso esausto un clan con meta Monaco ed una Oktoberfest tutta da godere. Una selva infinita di sbronzi è risultata senza ombra di dubbio la location perfetta per le nostre scorribande peccaminose. Quella sporca cinquina, remake della più celebre dozzina, ha saputo tenere testa, in trasferta, agli indigeni, specialisti della disciplina del trangugio della birra gelata in assetto variabile con boccale da litro.
Al grido di battaglia ASAMOOOAAAAAAAHHHHHHH il clan si lanciava in "EIN PROSIT" leggendari che facevano più o meno così "ein prooosit, ein prooosit endalalalalala ein prosit ein prooosit encialoollololo..." dimostrando una padronanza del verbo germanico, tipica degli infiltrati più scaltri.
Va inoltre sottolineata l'eccezionale capacità di adattamento dei cinque in questione, per nulla spaventati dall'arte culinaria della Bavaria, così, tra uno stinco di maiale, una suola di scarpa, cinque o sei wurstel, un pranzo jappa senza salsa di soia -checazzomifaschifo!!- diverse sbraukenderfutzel, centinaia di pretzel, sono sopravissuti a vari tantativi dei propri fegati di ballare una haka in versione molto, molto vivace.
Tra le altre cose emerse in questi giorni, ve ne segnalo una di sicuro interesse medico-scientifico. Nostro malgrado nel viaggio d'andata, soprannominato il viaggio della speranza, undici ore di auto con, in ordine cronologico, una foratura, tre ore di coda per incidente in autostrada, un'ulteriore orettina al confine tanto per gradire, causa lavori di nonsochebega, un "quasi inavvertibile" smarrimento della strada maestra, il tutto accompagnato da un incredibilis diluvius univarsalis, ecco sì dicevo, durante questa gitarella siamo stati quasi costretti, ahinoi, a trangugiare quantità industriali di redbull e burn, toccando a mio parere il fabbisogno dell'intero Liechtenstein. Ecco, la sconvolgente, ma forse neanche poi tanto, scoperta scientifica è che il Viagra è del tutto inutile e superato, dal momento che, sfortunati possessori di pigri e scazzati pennelloni, vi sarà sufficiente bere un paio di casse di codeste bevande per essere vittime, o nel vostro caso fortunati prescelti, di durelli tanto improvvisi, quanto cocciuti. Mi rendo conto che l'immagine che ne deriva è forse poco elegante, ma vi assicuro che anche camminare per le vie di Monaco ricurvo e ingobbito, per celare l'indisposizione non era il massimo della vita.
Fiducioso dell'utilità di questa mia scoperta, tiro una riga e vado innanzi.
Sì, perchè sorvolando sul bislungo, ma tutto sommato sereno viaggio di ritorno, giungo coi ricordi alla serata di ieri, nella quale ho avuto la fortuna di presenziare al rimpatrio nel Belpaese dei Police. Questi agili artistucoli, in età da prepensionamento mi hanno fatto godere come un riccio e senza l'aiuto di strane bevande. Gran concerto, non so se frutto di un tour nato esclusivamente per brame economiche o se una volta tanto possa trionfare la visione romantica della faccenda, che magari mi corteggi sussurrandomi all'orecchio di come i tre sentissero la mancanza della passione e del calore che 65.000 persone possono trasmettere, quasi fosse adrenalina iniettata nelle vene.
Le stesse vene di cui parlavo prima. Le stesse che si sono viste recapitare ancora chiare, fresche e dolci birre, in virtù di quella tacita, ma celebre regola per cui determinati concerti vanno gustati senza dubbio dal principio al punto d'arrivo con un boccalotto in mano e per diamine, non deve essere sempre lo stesso. Beh, il mio message anche se non in a bottle l'ho ultimato.
E comunque non voglio dilungarmi.
Un video per il podcast
4 mesi fa
10 commenti:
Un mio amico li ha visti a Boston poco tempo fa...ha detto che e' stato bellissimo...
Caspita che viaggetto che ti sei fatto...aspettiamo foto;)
M.
pare che ci siano dei componenti del gruppo che non hanno avuto bisogno della redbull, per ottenere gli stessi risultati
Senti....io ancora rido!!!!!!!
Post GRANDIOSO mio caro....quelli di Panorama ci hanno visto lungo!!!
Tanti baci!
Oddioddio che figata l'Oktoberfest!! Devo trascinarci il mio ragazzo prima o poi. Oppure ci vado con Sere-l'alcolista-non-anonima, ma mi sa che non è roba da femminucce quella!
maria - sì, sono davvero mitici!!
alcune foto le trovi su flickr, se scorri un po' più giù, sulla sinistra trovi un piccolo badge, ci puoi accedere da lì!
giovi - naaaa, impossibile...
pat - ma grazie miiiille! grazie pat, un abbraccio
giulia - vacci!! è mitica..e ci sono tantissime femminucce, quindi non esistono distinzioni!
E io non te lo sto manco a di' quanto rosico, quasi più per la birra a volontà che per i Police!
annachiara - eh, posso capire che rosichi...rosicherei pur'io...birraaaaaaaa
Da oggi mi ributto definitivamente nel mondo dei blog...
ci vorrà un pò di tempo per recuperare ma sono pronto...
post eccezionale.
lacrime agli occhi dalla commozione e per la sapienza descrittiva.
sono situazioni belle da vivere e da raccontare, e non nascondo una certa dose di invidia,,,
per cinzio, spero che questa volta il suo proposito di tornare nel mondo dei bloggers non venga nuovamente disatteso...
cinzio - bentornato, caro!
hutch - grazie dei complimenti caro collega, verrà un giorno in cui ci sbronzeremo insieme da qualche parte..
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