Articolo con link, da interisti.org. Qui lo trovate privo di link, ma ugualmente....appropriato!

SCUSATE SE GUARDIAMO LA PAGLIUZZA NELL'OCCHIO DI DE SANTIS, DOPO CHE PER ANNI ABBIAMO OSSERVATO LA TRAVE NEL NOSTRO CULTO - E' un'inchiesta che sta restituendo l'immagine forte di un'Italia bella, una nazione che proprio nell'ora del dubbio ha riscoperto la sua virtù nella fiera onestà dei suoi figli. Tra procure e Borrelli, tutti gli indagati stanno chiarendo la loro posizione, cancellando affidabilmente tutte le ombre generate da quelle malelingue, abituate a dileggiare la nostra specchiata patria con luoghi comuni degradanti. Tra i più grandi figli d'Italia, il presidente Della Valle si è sorpreso delle accuse: "Noi non eravamo al corrente di nulla. Sempre state vittime". Il presidente Lotito lustra il proprio nome garantendo: "Abbiamo dimostrato che la Lazio non ha alterato il rispetto delle norme". Il Milan chiede di essere difeso: "Vogliono screditarci. Siamo vittime". Luciano Moggi smonta ogni teorema, lamentando anche la mancanza dello Stato: "Non esiste nessuna cupola: ho agito così contro i poteri forti". Quel poveretto dell'arbitro De Santis commuove tutti dichiarando: "Ho raccontato la verità (...) Meritavo i Mondiali". E poi tanti, tanti innocenti che hanno l'occasione per vantarsi di quanto erano mondi. Davvero una grandissima mondezza. Di più, un mondezzaio: Lippi e suo figlio sono amareggiati, Alessandro Moggi smentisce e dà mandato ai legali, Giorgio Tosatti d'altronde ha sempre sostenuto la necessità di sostituire i designatori, Nesta da tre anni e mezzo non ha più procuratori, Materazzi abbandona la Gea, Tullio Lanese non ha nulla di cui discolparsi, Baldas ha telefonate con tutti, Biscardi è vincitore morale, Pairetto rileva solo delle inopportunità, Giraudo dopo la piazzata di dicembre ("Sono stati sette anni e mezzo in cui abbiamo sentito del facile moralismo, insulti e offese") ricorda che è necessario proteggere la società dalla giustizia in presenza di un'eventuale disparità di trattamento e anche Cannavaro preferisce pensare a chi manca tra gli intercettati perché, in fondo, era un sistema. Un'Italia di cui essere orgogliosi: la nazione in cui Annamaria tornava dalla fermata del bus, Tanzi aveva lusso e l'aereo privato per colpa delle banche, la Venier perde 'Domenica In' a causa del Vaticano e il Cardinale Ruini, lui morire che si faccia i cazzi suoi.

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