La leggenda del Clan del Brancher - Cap. 8 - Non te pasa nada. Minchia.

Lunedì 18

Le note live di una stupenda Hemingway dei Negrita risuonano in camper, quando decido di scrivere. A passo d'uomo per una inaspettata ed incalcolata coda, il nostro mezzo barcolla ogni qual volta una macchina sfrecci in direzione opposta nell'altra corsia. E' una cosa che mi infastidisce moltissimo, vìola la mia privacy, il mio momento, la tranquillità che chiedo per scrivere alcune mie memorie su questo quaderno già sgualcito da sole e acqua.
Il morale della ciurma è altissimo, nonostante una maratona in spiaggia che ci ha debilitati fisicamente. La meta del nostro peregrinare piuttosto deludente, ma in fin dei conti fa parte del gioco, ci siamo nutriti, ingozzati di aspettative e una volta raggiunte quelle fantomatiche piscine, il pensiero comune è stato qualcosa di simile a...."bella cazzata!"
Sfruttata nuovamente una onestissima doccia in spiaggia, ci siamo incamminati in direzione Tarifa, per strada abbiamo raccattato the russian, in tutt'altre faccende affaccendato, tentato un abbordaggio estremo ed ora si punta una tranquilla e discreta bettola dove il Clan si concederà una cena di pesce. Tutto secondo la buona regola dell'improvvisazione. We're flexible.

3 commenti:

GlitterVictim ha detto...

Vorrei prenotarmi anch'io per la prossima maratona in spiaggia: per me un posto sotto l'ombrellone, grazie.

MARGY ha detto...

anche io, quando sono in vacanza o cmq fuori casa, scrivo giornalmente i miei pensieri: è quel "diario di bordo" del quale non posso farne a meno!...

è bello che tu stia riportando il tuttu nel tuo blog....

takajiro ha detto...

glittervictim - guarda, se vuoi ti cedo il mio posto!! io me ne sto a mollo ad aspettarvi!!

margy - già, il diario di bordo!!

 

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