Ero partito per descrivere l'ennesima mia sconfitta a tennis. Non sconfitta sportiva, perchè la sfida non è ancora finita, ma ennesima sconfitta personale. L'eterna lotta con il mio cervello, la mia testa, il mio nervoso. Persa anche questa ennesima sfida, il risultato della prima Davis Cup '07, dopo la prima ora e mezza è di 7-5, 6-4, 1-3, in favore della coppia Guga Garino, Tchande Berlanbauer.
La foto si riferisce appunto all'immediato pre gara.
Dicevo, ero partito per questa auto denuncia, tra il serio ed il faceto, buio in stanza, musica in sottofondo. Quando il mio quinto senso e mezzo ha deciso dove andare a cercare il sound giusto. Spulciando nel mio
tezzzoroo, quasi guidato da una forza non naturale, le dita spingono sul tasto del mouse nella cartella
Cafè del Mar, volumen siete. Ora, non so se siate amanti del genere e sinceramente ai fini del post poco importa, en tous cas, se vi capitasse, vi confido che la canzone che mi ha gettato nella malinconia più avvolgente e terrificante è
Riva, pezzo suonato da
Slow Pulse, con il featuring di
Cathy Battistessa. E chi non li conosce?! La metterei da scaricare proprio
qui, come ho visto fare ad altri, ma non ne sono in grado, se qualcuno svela l'arcano, prometto di aggiornare il delirio con il delizioso sound di
Riva.
Beh, sono quasi cinque minuti che iniziano con una voce tanto dolce e soave, che mi riporta ad un sacco di anni fa, giovane sbarbatello, Lancia Y blu ed un viaggio verso uno dei tanti sogni da ragazzo. Destinazione: un gruppo di 4 canaglie che negli anni avrebbero cementato la loro amicizia al di là di ogni spiegazione. Anche quella volta mancava un quinto manigoldo, ma sarebbe troppo lungo. La location è poco rilevante, avremmo potuto essere ovunque. Certo il mare, il caldo, le serate in attesa del tramonto hanno dato un contributo non trascurabile, ma ciò che intendo è che forse già allora avrei potuto capire che stavo vivendo qualcosa in più che una semplice vacanza in campeggio. Con tre amici, che a dirla tutta non conoscevo poi così bene.
Vorrei chiudere gli occhi, aprire una Beck's e come per magia trovarmi di nuovo lì, ascoltando Riva, di ritorno dalla spiaggia. Aperitivo tra di noi, seduti poco lontano dalle tende, succhiando uno dei momenti più rilassanti, ma al tempo stesso intensi che si possano provare. Almeno per me è sempre stato così, il campeggio verso sera, tra la spossatezza della giornata e l'inebriamento di qualche birra. Quando vorresti dire a chi hai di fronte che il fatto di poter contare sulla sua amicizia per te vale come tutto l'oro del mondo, ma non ne trovi il coraggio, o non trovi le parole, o hai paura di sembrare pateticamente sbronzo.
Beh, la malinconia che provo ora è un sentimento sincero e giustificato. Non dal fatto che io stia male ora. Sono soddisfatto di ciò che mi circonda e vorrei che tutto stesse così.
Tuttavia mi rendo conto che non credo vivrò nuovamente sensazioni e contesti come quelli che vedo ancora bene se chiudo gli occhi. Preservati dall'appannamento che porta lo scorrere del tempo, giorno dopo notte. In una sorta di limbo cerebrale, custodisco gelosamente i miei ricordi più cari. E tra questi ci sono quei quattro pischelli che in una decina di giorni, ignari e felici, stavano costruendo qualcosa di speciale. Le cose nacquero da loro, senza particolari sforzi, o sconvolgenti azioni, se escludiamo una distorsione danzando, ma vennero su proprio bene. Il nostro castello, mi piace pensare. Abbiamo costruito una fortezza, la stiamo modellando. E fortificando. Vivremo ancora mille e mille momenti autentici, zelanti della nostra complicità, dell'intimità che unisce le nostre vite, fisicamente lontane, le nostre strade, così dissimili, ma forse proprio per questo tanto complementari e bisognose le une delle altre.
Però quei ricordi restano sospesi nella mia mente, e vengono illuminati da profumi, da suoni, da immagini che li riportano a galla prepotenti. E spesso il magone segue le emozioni.
12 commenti:
troppi ricordi!
penso alle sette di sera, al tunnel che ti fece sasha, ai saluti hawaiani di ale da una macchina all'altra, al nostro arrivo da conquistatori in quel di Arasce.
beh, il tunnel naturalmente l'ho dimenticato, ma l'arrivo ad Arasce..quello no. e come dimenticarlo?! e che serata..
Fino a che arriveranno quattro stronzette a distrarvi da questi imbarazzanti pensieri omofili!
(è la vita, checcevoifà?)
ma che faccia ho???
che vergogna!
mi dispiace x il risultato della partita ragazzi, sono una supporter della squadra feffo-nignus!Ho già lasciato un commento + spassionato a Giuseppe, ma approfitto di questo tuo spazio Fede per complimentarmi con voi due, ragazzi. Mi fa davvero piacere leggere le prove della bella amicizia che vi lega. E quando parli di "nostalgia seguita da magone" fede, mi ci ritrovo proprio. Sono sentimenti belli da vivere e da condividere. baci
annachiara - sì, quelle ci sono anche già, e meno male, però ogni tanto una sbronza tra amici...
hutch - lo sport è fatica, sudore, spettinatura...non è un grosso problema..
sere - grazie. bel commento, belle parole..ti verrà dedicata la vittoria. perchè noi vinceremo!!
Le cose non saranno più come una volta, saranno diverse e meno male. Sai che palle slogarsi una caviglia tutti i sabati sera? Eppure io sento forte il desiderio di provarne un'altra... Quello che chiedo a gran voce è una settimana della vostra vita! Una settimana che sia a cinisello come a san paolo. (A dire il vero preferirei il mare ai capannoni). Una palla, una Y, della buona musica e tanta birra... Il russo
Amicizie cosi' resteranno per tutta la vita...sono bellissime e capisco bene il post magone...
E comunque siete bellissimi!!!
M.
Estate, tempo di ricordi...di musica e tennis :)
sarebbe bello godersela come una volta, ma certe sensazioni sembrano non tornare più o forse - magari - non le abbiamo mai provate...
'o russo - ah, ma allora leggi anche il mio, eh? cmq non sono d'accordo, una tua caviglia slogata è sempre un gran divertimento! avremo modo di discutere il progetto...
maria - si, lo credo anche io...non che siamo bellissimi!! parlavo delle amicizie!
brigida - le abbiamo porvate, le abbiamo provate!! e ne proveremo nuovamente altre, brigida!
...prego offuscare le Gazelle del ricciolo basso!è una bruttissima pubblicità per la nostra azienda...peggio che la testata di Zizou a Materazzi!
Sig. Adidas
Uhhh ma io voglio imparare a giocare a tennis! ^^
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