Miami agrodolce.

Siamo a Miami. Da due giorni. Onestamente e' come me la ricordavo. Un casino pazzesco, ispanici che urlano dai pick-up, mentre le loro voci si mescolano ai sound che le casse delle autoradio sparano, fino allo storpiamento acustico. Molti neri assolutamente giganteschi e a volte parecchio pittoreschi, alcuni dei quali si fanno la loro vita, altri che ti chiedono un cinque ed iniziano ad investirti con un freestyle rap ubriacante, cercando di proporti i loro cd.
A parte questo, sinceramente non sto vivendo alla grande questi tre giorni in Florida. Coi miei compagni di viaggio va tutto benissimo, nessun problema e' mai sorto fra noi e le cagate escono a ripetizione dalle nostre boccucce regali. Ad ogni buon conto pero' questa parte di Miami Beach e' troppo turistica, troppo commerciale e non mi piace moltissimo. Si sa che sono un orsetto, gradirei farmi i sani cazzacci miei senza nessuno a rompere i marons...tipo fuori dai locali o dai ristoranti con tipine o tipacci che ti tartassano di "hi guys, come in, the best dinner of Miami.." ma vai in culo.
Il tutto credo si spieghi con una mancanza di serenita' generale che da qualche giorno mi pervade l'anima (detta alla Luciano Moggi), c'e' qualcosa che non va, ed i vari deliri ne sono indizio. Comunque non ho voglia di parlarne e giustamente il lettore adesso pensera' fra se' e se'..."ma chi cazz..te l'ha chiesto!? hai fatto tutto tu!" Ed io sono d'accordo.
Qui sono le 4:00 p.m. e fuori ci sono ancora saltuarie visite di Ernesto, che avra' perso potenza, avra' diminuito l'intensita', sara' retrocesso di grado, ma ha veramente rotto i coglioni!
Si vedono solo nuvoloni nerissimi in stile regno di Sauron e piogge tropicali. L'ideale per chi vaga senza meta in citta' e alloggia in un ostello che pare un capannone industriale dei primi anni '20.
Vado a cercare i biglietti per l'U.S. Open.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me soffri della classica sindrome da overdose da cultura yankee...non che io ne sappia molto, ma ne ho sentito parlare a supercuarc. magari passerà non appena ti dirigi verso nord, un pò più europeo e meno rompicoglioni.
nel frattempo divertiti, e concentrati sulle chiappe delle tipe, è un ottimo rimedio per estraniarsi e alleviare i sintomi della suddetta sindrome. (sempre sentito dire a supercuarc)

giovi ha detto...

l'ho sempre detto che a supercuarc sono avantissimi.
ad ogni modo, tremo al pensiero del prossimo post di feffo

 

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