Un coltello nella schiena.

Da ieri sera, poco prima di cena, ho un coltello piantato nella schiena. Non ho idee a proposito della sua provenienza, riguardo le sue motivazioni, i suoi obiettivi. Ciò che capisco è la finezza della sua opera, immobile, aspetta i miei movimenti, per agire di riflesso. Impassibile mi controlla, in attesa dei miei respiri. Lì, colpisce inesorabile, affondando e rigirando il suo corpo cromato tra le mie costole, annullando sedudastante la fluidità delle mie azioni. Riducendomi a scatti robotici e colpi di tosse. La Spada di Damocle, Excalibur, il pugnale di Bruto? Non è dato sapersi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...dopo essermi informato che non è nulla di grave...stavo pensando...uuuhhmmmm...
"Fede!non è che ti sei addormentato, per le poche ore che offri a Morfeo, su una delle bottiglie di cerveza da te abilmente sgolate e distrattamente portata nel letto al ritorno da una vostra seratona!??!?!".....metti ghiaccio...ma il resto del cocktail buttalo giù alla goccia...vedrai che passa!!!!!!!
curati così!;O)

Anonimo ha detto...

Fluidità di movimenti??? e si immagino...

 

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