Era la nostra sera particolare e la facemmo durare il più a lungo possibile. (cit.)

E' l'ultima cena di Sleepers. E' un sorriso stampato in volto, un'impercettibile smorfia accompagnata da una fronte corrugata. Un quadro impressionista, zeppo di colori. Come un pianoforte. Avete presente chiudere gli occhi e sentire la pelle d'oca, un filo d'aria che smuove i capelli ed i vestiti. Rotolarsi dalle risate fino ad aver male allo stomaco, pensare velocemente ad un'altra storia, perchè l'incantesimo di quel momento non svanisca. Non si esaurisca. Né in quell'istante, né mai. E' una frase dall'accento bolognese, una missiva per l'amministratore delegato all'una di un sabato notte. E' l'insostenibile disarticolazione da un mondo che gira più veloce dei tuoi ritmi. E' godere del non fregartene un fico secco. E' anche un abbraccio. E' un abbraccio schietto ed acuto, ma fugace. Sai che se durasse troppo avrebbe un altro significato. Non un ciao. Non un a più tardi. Nemmanco un arrivederci. Dunque stringi forte, ma giusto il tempo di un batter d'occhi, giusto il tempo di chiuderli e riaprirli che sei già staccato a proclamar raccomandazioni. Tanto poi uno sguardo val più di tanto. Val più di tutto. E' soprattutto una perenne presa in giro. Di quelle genuine che fan bene. Di quelle che ti rendono leggero. Di quelle che si rendono, come una partita a scacchi. Di quelle che ti fan sentire a tuo agio, che ti assecondano a sputare fuori la bile, a sfogare le tossine dei malesseri o a tessere le trame delle tue sensazioni più intime e piacevoli, per cercare di trasmettere anche solo un decimo dell'ineffabile sensazione di dissennatezza che provi. Avverti di aver fatto breccia. Nei silenzi, nelle sfumature mute di verbo, ma espressive più di un pianto o una risata. Elettricità statica. E' la chimica. Quale astrusa, chimerica dinamica.

2 commenti:

pOpale ha detto...

Ci sono momenti che cambiano la nostra vita per sempre.

Baol ha detto...

Gran momenti...

 

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