Sorsate di kilkenny e bocconi di vetro.

Per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente, dove la sottigliezza si è fatta parentesi graffa. Ed invece ci vorrebbe leggerezza. E magia. Ci vuole responsabilità. Un po' di coscienza. Ma leggerezza e magia. La magia ci salverà. Basterà avere la voglia ed il tempo di annusarla, di sfiorarla e di farla propria. Basterà avere la forza di cercarla, di volerla. Emozioni, situazioni e sensazioni, l'essenza dell'esistenza si racchiude in una manciata di ioni, sprigionando energia, trasformando nuclei atomici. Niente oracoli, ma fasci di luce accecanti di tanto in tanto vi colpiranno, sminuendo la vista ad un lampo, un flash. Un senso andato, ne resteranno comunque quattro, in alternativa cinque per i particolarmente dotati.
Cielo sereno, terra scura, carne tenera non diventare nera, non ritornare dura se non in impeti spasmatici, quasi liberatori nel tentativo di scrollarsi di dosso quelle maledette sanguisughe, piaghe purulente, perenni ricerche del non materialmente verosimile, del non conseguibile. L'ossessione usurante che ne deriva è testa pesante, è senso di nausea, è vento nei capelli, tra bufalo e locomotiva e Aretha Franklin nelle orecchie. Una tavolata di scienziati e una lady stardust. La magia, dicevo, quel disordine emotivo che ti solletica i sensi ed i nervi in un pomeriggio qualsiasi, in una serata qualunque, laddove i freni inibitori si allentano ed un vulcano di suggestioni ti pervade la milza, la bocca dello stomaco e campeggia nel tuo criterio, deliziosa buontempona. Dammi un bicchiere di gasata, va'. Aprioristicamente parlando, ovvio.

2 commenti:

Curly ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Curly ha detto...

ma se la vista è andata e anche gli altri sensi non riescono a percepirla come si fa? si va alla deriva cercando di trovare un qualcosa che la possa anche solo per qualche momento prenderne il posto? si rischia? per poi svegliarsi ancora più illusi di prima. oggi è già qualche giorno che mi sento così. vedo ma non riesco a guardare fino in fondo. e i bocconi di vetro forse non sarebbero poi male,.. un bel morso fino a sentire il dolore... perchè sentendo il dolore ci si sveglia forse e dal dolore forse qualcosa di buono ne esce. almeno così si dice no? non c'è gioia senza dolore. buona giornata.

 

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