La leggenda del Clan del Brancher - Cap. 7 - Manicones a chiiiiii!?

Domenica 17

Mi risveglio dopo una nottata da bollino rosso. Non devo aver dormito molto, anche se il sole è piuttosto alto. Non ho l'orologio, ma stoppo ogni qualsivoglia tentativo di decifrare l'ora dall'osservazione del cielo. Sono completamente estraneo al resto del mondo. Ovattato. Cerchio alla testa e condor in mezzo al petto. Il camper è un forno. Esco e ringrazio il cielo che ci ha fatto scegliere un campeggio per un paio di giorni. Mi butto subito sotto una doccia fredda, gelata. Non ho fame. Solo un the freddo al limone. Anzi due, uno lo tengo per dopo. Metto il costume, preparo lo zaino con el tigre, il mio poncho e un libro. Una bottiglia d'acqua. Nelle orecchie Dave, Dee, Dozy, Beaky, Mich & Tich suonano Hold Tight. Lascio i miei compagni di viaggio alle loro faccende oniriche. Vado in spiaggia. L'acqua molto fredda è ciò che mi fa tornare al mondo. Ed al presente. Mi guardo intorno e l'atmosfera è surreale, non c'è quasi nessuno. Non ho idea di che ora sia, ma la spiaggia già molto lunga e larga, lo sembra ancora di più. Ammetto a me stesso un briciolo di smarrimento, ma mi metto il cuore in pace, sono ancora decisamente sbronzo e rimbambito. Mi sdraio al sole e cerco di concentrarmi nella lettura del mio libro. Sono sveglio e pronto per una domenica a Tarifa. Almeno credo.

1 commenti:

MARGY ha detto...

".... sono ancora decisamente sbronzo e rimbambito...."

come ti capisco!!
...una sensazione che conosco molto..ma molto..bene!!

 

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