Pocahontas suona il jazz.

Le risorse misteriose di una città che non ho mai imparato ad amare, se mai questo irrazionale denudarsi di remore fosse solo un'altra lezione da apprendere. Un canovaccio raffinato ed elegante che molto poco si confà ad una natura libertina e sopra le righe di un classicismo bigotto ed austero. Resisto poche manciate di minuti poi sciolgo le briglia della mia inibizione e mi lascio traviare dal banco di Bacco. Il nettare corposo è il preludio a stati di coscienza lascivi che mi rimbalzano tra idee straniere e pericolosi palcoscenici jazz. L'abnegazione dei primi istanti lascia strada a tentazioni neanche troppo celate dietro un cliché nauseabondo.Il palcoscenico pulsa di un'elettrizzante energia che trasmette trasgressione ed un ponte spazio-temporale avvolto in nebbia fitta che asseconda il mio lento peregrinare. Il poeta coglie laddove lo sprovveduto passa, masticando gomma americana alla cannella, scalciando minuscoli sassolini verso un futuro incolore. L’essenza dell’essere è celata in un salvadanaio di porcellana, cimelio prezioso e comodo oggetto d’arredamento e quando apatia e frustrazione si mescolano in  una lamentosa nenia vengo proiettato in un palazzetto a sgolare birra gelata, chiudere gli occhi e respirare attimi di verità assolute e miraggi di consapevolezze neanche troppo astratte. Sono la tua coscienza, bello. Nessuna ideologia, neppure fantasie politiche. La sagoma del tuo discernimento, adone mascherato. Lascia che la genuinità delle tue emozioni sfidi ad armi pari la tua razionalità. Classicismo e romanticismo a singolar tenzone. Non lasciare che ti rovinino mai, non permettere loro di entrare nella tua genetica, chiudi tutto a doppia mandata e cogli ciò che viene, senza soccombere a sporche idiozie. Lancia il guanto della sfida sulle pallide gote di criterio e logica, getta la valigetta: l’arena è tutta in piedi, è solo vita che entra dentro. Accetta il coniglio per questa volta. Con due patate.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace proprio tanto leggerti!
:-)

Mi chiamavano Pocahontas quando avevo le treccine... :-)

Annachiara ha detto...

La storia della gomma alla cannella mi ha traviato. Pensavo fosse un post (e un blog) cazzarone!

takajiro ha detto...

curly - ahaha e allora ti immagino suonare il jazz!

annachiara - sono piccoli ed ineluttabili flash...nulla più!

MARGY ha detto...

....ecco che cosa mi manca: la birra gelata!!...
Fede sei il mio GURU! uahuahuhaha

GlitterVictim ha detto...

Spiderfedix, tutto bene? Ho visto che sei passato da me, mi ha fatto piacere era da un po' che non ci sentivamo.

E' musica per le mie orecchie lo stile con il quale scrivi. Complimenti!

Anonimo ha detto...

A Bro is always entitled to do something stupid, as long as the rest of his Bros are all doing it.

BRO CODE Art.2

Annachiara ha detto...

...ed è un eterna parteeeenzaaaaa!

Viola ha detto...

adoro sia la gomma alla cannella che la birra gelata...ora dovrò uscire ed andare in cerca di entrambe...mannaggia a te!

 

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