Parlo un attimo.



Ore 2:30 circa a nanna. Ore 4:50 sveglia, ore 5:15 partenza. Tre ore di viaggio. Alle 9:00 sono seduto dove mi ritrovo ora a scrivere. Al lavoro. E passi per il cazzeggio.
L'inizio della fine. O la fine dall'inizio. Il clan si è riunito ancora una volta. Non senza defezioni. Ormai purtroppo è quasi di regola. Mi piacerebbe trasmettervi qualcosa di questi due giorni, ma non è semplice e poi forse alla lunga stufo anche parlando di cose che i più non capiscono.
Così getto un sfogo. Getto parole, emozion, sensazioni.
I più rimarranno forse indifferenti, o si chiederanno di che io stia parlando. E così deve essere. Alcuni capiranno. E questo è importante.
Parlo di due giorni. Un soffio. Un pensiero appena accennato, che quando inizi a gustarlo fugge, lasciando spazio a concretezza. Preoccupazioni e doveri.
Parlo di sogni e confidenze. Di mangiate e di bevute. Parlo di risate, prese in giro e sguardi accigliati. Dei difetti di sempre, a galla come al solito e trattati come si tratta una paperella in una vasca da bagno. Parlo di nuove generazioni. Parlo dei soliti posti, come di quelli nuovi. Parlo di poca solita gente, parlo invece di piacevoli conferme e piacevoli novità. Parlo di un signor Tamburino che suona sempre una canzone quando ce n 'è bisogno. Parlo di un idiota. Di un arrogante. Di un superiore. Di un inaffidabile. Ma in realtà parlo di un bello, di un sensibile cacciatore di attimi, di un grande cuore, di un sognatore. Parlo di quattro pazze. Di un vecchio che mi ha fregato e di una bimba di due anni che mi ha stregato. Parlo di assenze. E di fastidiose latitanze. Di silenzi e segreti. Di confessioni. Parlo di condivisione. Parlo di un comodino. Di un bicchiere di Havana. Parlo anche di focaccia e playstation. Di pelle bruciata. Di un mese in Sudamerica. Di tre o quattro mesi in Nicaragua. Parlo di occhi che fan paura. Di strana alimentazione e di fusilli feta, gamberetti e zucchine. Parlo di preoccupazione a casa. Di poca serenità. Di Silvio Muccino e del Chievo di Del Neri. Di una becciona malefica e di Dylan di Beverly Hills. Di una casa che non c'era più. Adesso c'è. Forse no. Parlo di un epicentro. Di aerodinamica e di una fidanza a casa triste ed angosciata. Parlo di magia. E di schifo da un'oretta a questa parte. Di una cosa che non mi piace. E che non voglio fare. Parlo di evasione e di mente che vola. E dell'idea del player. Ma ora basta. Non parlo più.

Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me,
In the jingle jangle morning I'll come followin' you.
Take me on a trip upon your magic swirlin' ship,
My senses have been stripped, my hands can't feel to grip,
My toes too numb to step, wait only for my boot heels
To be wanderin'.
I'm ready to go anywhere, I'm ready for to fade
Into my own parade, cast your dancing spell my way,
I promise to go under it.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

ma no... parla pure, stiamo qua apposta :)

lucia ha detto...

...e se avessi parlato io, avrei raccontato di chitarre e notti sulla spiaggia col signor Tambourine, che aveva sempre una "canzone" da cantare per noi.
Bellissimo post.
Sei un grande, ma credo di avertelo già scritto da qualche altra parte.
;-)

Spoon of life ha detto...

Per fortuna che parli...perche' io ho voglia di ascoltare adesso...

takajiro ha detto...

brigida - beh, grazie allora...

lucia - già, ho notato...grazie per i complimenti!!

maria - meno male che ci siamo coordinati!

pOpale ha detto...

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Mi piace il parlare in libertà :)
Buona giornata

Marie Claire ha detto...

sei stato chiarissimo.

takajiro ha detto...

popale - si, ogni tanto bisogna parlare in libertà!!

maria chiara - bene, meno male!

giovi ha detto...

devo dire che alcuni dei riferimenti sfuggono anche a me..

ma comunque, cazzen:
Parlo di due giorni. Un soffio. Un pensiero appena accennato, che quando inizi a gustarlo fugge, lasciando spazio a concretezza.

takajiro ha detto...

giovi - eh, cazzen

Anonimo ha detto...

Oh! Ma che bello!!! Tutto nuovo :)

romane ha detto...

Scusa se mi sono permessa di entrare nel tuo blog ma sentirti scrivere certe cose mi affascina. Dovresti scrivere un libro... Cmq Feffo sei un grande!

takajiro ha detto...

romane - ma che scherzi?? di che ti scusi? è un piacere sapere che mi leggi e che ti piace ciò che scrivo!

 

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