Prendo lo zaino ed in un attimo sono su.

 

Qualche sera or sono, ho incontrato i manigoldi della foto. 

Non per caso, beninteso. Ci si è messi d'impegno per fare in modo che le nostre strade - per qualche ora ancora - tornassero a fondersi in una unica. Ognuno ha preso una pausa from his own business, come dicono quelli veri, e con un orario non un granché definito, ci si è ritrovati.

Prima un paio, poi tre, quattro, sei. Ed infine tutti insieme. Come una volta. Anzi, anche più di una volta.

L'avvicendarsi delle primavere ha lasciato i suoi segni in ognuno di noi, come è giusto che sia, ma con effetti inevitabilmente diversi; con tonalità, ritmi e pesi distinti, ma inutile negarlo, non siamo più quei giovanotti belli e rognosi che si amalgamavano in una sola pasta e davano del filo da torcere su alcuni dei (peggiori) campi di periferia.

Talune serate trascorse in buona compagnia, tuttavia, regalano delle fascinose rivelazioni. 

Il convivio, in una succulenta tavola imbandita, i calici di fresche bollicine o di rotondi rossi corposi, i ricordi di gesta che ancora oggi paiono speciali non tanto per la qualità, quanto per l'affetto dal quale sono scaturite, decantati quasi all'unisono poiché ancora tremendamente vivi nei ricordi di ognuno di noi.

Ecco, tutto questo ci rammenta che non è poi neanche così vero che il tempo muta tutto e che il suo sgusciare rapido crea solchi che riempi a fatica.

E' quando davanti allo specchio, un attimo prima di chiuderti la porta dietro le spalle, provi sinceramente un'emozione.

E' quando una risata ti esplode in un male alla pancia.

E' quando riconosci di essere stati una cosa bellissima.

E' in questi attimi che comprendi che quel solco tracciato dal passare delle stagioni è solo un leggero strato di polvere che se lo soffi via, in un attimo, ti par tutto come l'hai lasciato.

Certe cose capitano per caso, anche questo è difficilmente negabile, quando però ti cascano tra le mani dal cielo, beh, affinché si trasformino in qualcosa di imperituro, ci devono essere empatia, affetto, un gran carattere e dei principi comuni per i quali lottare.

Ci devono essere cinque cl di gin - speziato o agrumato a seconda dei gusti - tre o quattro mattoni di ghiaccio ed infine il segreto: se lo vuoi con più tonica, aggiungi tonica; se lo vuoi con meno tonica, aggiungi meno tonica.

Mescoli il tutto e ne esci felice e leggero.


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